Fortunatamente sono a casa pochissimo e sono sufficienti le telefonate che ricevo con il mio cellulare. Ma mi capita, talvolta, di passare da mia madre e rimanere lì magari anche un paio d'ore. Ebbene, 9 volte su 10 chiama qualcuno, soprattutto compagnie telefoniche, che vogliono venderti l'adsl o cose simili.
Mia madre ha 83 anni e credo abbia tutto il diritto di stare un po' tranquilla senza doversi alzare ogni volta per sentire la solita tiritera e rispondere di no. A volte si stanca e chiude prima che abbiano finito di parlare.
Il suo numero è sull'elenco, ma ha firmato che non vuole essere contattata per scopi pubblicitari.
E quando ci sono io, inevitabilmente, li passa a me.
E io, tutte le volte, interrompo l'interlocutore per chiedergli con che diritto chiama quel numero visto che non hanno l'autorizzazione a farlo. E la risposta immediata è: tu-tu-tu-tu-tu... Quindi sanno di essere nel torto, ma se ne fregano.
L'ultima, in ordine di tempo, è stata la FASTWEB. Con l'unica differenza che, la poco educata signorina del call center, alle mie rimostranze mi ha risposto che lei può farlo visto che lo sta facendo (mi sta prendendo in giro?). Chiedo il suo nome, che ovviamente non mi da, e aggiunge le seguenti parole: "questa sera, caro signore, esca e si vada a cercare una donna che ne ha bisogno."
Che dire di fronte a tanta ignoranza e maleducazione?
Tutto questo succedeva l'8 febbraio alle 17.00. Se qualche persona autorevole può metter mano ai tabulati delle chiamate e vuole farmi conoscere questa gentilissima signorina, magari per invitarla fuori come lei stessa mi ha suggerito, me lo dica che fornirò il numero di telefono di mia madre.
sabato 9 febbraio 2008
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