lunedì 17 novembre 2008

ANCHE IL SERVIZIO ASSISTENZA DI TELE2 NON SCHERZA

Una signora mi chiama per configurare un nuovo modem con la nuova linea ADSL di Tele2. Arrivo sul posto e mi presenta il modem ancora imballato e un foglio con scritto a mano username e password di Tele2.
Arrivo a casa della signora, scollego il modem di Alice che era ancora collegato, e mi accingo ad installare il nuovo modem.
Apro la confezione e provo con la configurazione assistita. Inserisco attentamente i dati così come riportati nel foglietto e attendo. Attendo... Attendo... Esito negativo. La luce ADSL è accesa ma la luce Internet è spentissima.
Procedo a mano, inserisco tutti gli altri parametri e tento il collegamento. Negativo.
Decido di chiamare il servizio clienti di Tele2 e verificare i parametri. L'operatrice al telefono me li detta e li confronto con quelli che avevo inserito io. Tutti giusti, tranne uno. Essendo il PC collegato con la porta Ethernet, avevo messo PPPoE come protocollo. Almeno così ho sempre fatto. Ma la signora della Tele2 mi dice che è sbagliato e devo usare PPPoA. Bah. Non ci credo, ma ci provo. Non funziona.
Richiamo Tele2. Altro operatore (ovviamente) e rispiega tutto. "Attenda che la passo all'ufficio competente", mi dice gentilmente. Attendo un paio di minuti e la linea viene riagganciata.
Richiamo Tele2. "Risponde l'operatore 81113". "Buongiorno, sono Antonio. In cosa posso aiutarla?"
Ora qualcuno si chiederà perché di questo operatore ho dato nome e numero di matricola.
Ve lo spiego subito: mi sta bene sentire qualche cazzata o fare prove inutili, ma quella che mi ha detto questo operatore è talmente grande per uno che dovrebbe darmi assistenza che non merita di passarla liscia. Ma torniamo alla telefonata.ù
"Buonasera Antonio." e continuo a spiegare pèer l'ennesima volta il mio problema.

Apro e chiudo una piccola parentesi: il mio lavoro è di assistenza, riparazioni, configurazioni di computer. Non sono un guru, ma nemmeno l'ultimo dei pivellini.

Gli spiego anche che, dalle prove fatte, ho come l'impressione che non mi arrivi ci sia nessun collegamento ADSL  e lo invito a verificare. Mi dice che se voglio un aiuto, essendo il modem di mia proprietà, devo pagare 5 Euro per l'assistenza. Gli rispondo che il modem sta benissimo, è configurato correttamente e che ho solo bisogno di verificare che la loro linea funzioni perché, secondo la mia diagnosi, il problema sta nella loro linea.
Un po' di malavoglia ma esegue una prima verifica e mi dice che non risulto collegato.
- "Lo so", rispondo, "è per questo che ho chiamato."
E qui parte la grande cazzata.
- "Quanti telefoni ha in casa?"
- "Uno"
- "Il modem è collegato alla presa principale e gli altri telefoni sono scollegati?"
- "Sì, c'è solo il modem collegato direttamente alla presa principale".
- "Ma non ha messo nessun filtro?"
- "Tra il modem e la presa a muro?"
- "Esatto. Come pretende che funzioni il modem se non c'è il filtro?"

A questo punto, chi conosce un po' come funziona l'ADSL, penserà che mi stia inventando tutto o sarà già crollato a terra dalle risate per la colossale cazzata sparata da ANTONIO matricola 81113 del servizio clienti di Tele2.
Chi invece non sa nulla o quasi dell'ADSL, deve sapere che il filtro serve a dividere la voce dai dati, permettendovi così di poter telefonare contemporaneamente all'uso di internet.
Se togliete il filtro sentirete un fruscio più o meno fastidisoso (dipende molto dal flusso di dati che stanno passando) e potreste anche far saltare la connessione internet. Ma se ho solo il modem collegato alla rete, il filtro non serve a nulla. 
E giusto per togliermi lo sfizio, sappiate che ho appena aperto un filtro ADSL e ce l'ho qui davanti agli occhi: i fili che vanno alla presa del modem non passano alcun componente elettronico.
 
Quindi, caro ANTONIO matricola 81113 del servizio clienti Tele 2, cerca di scendere dal piedistallo e informati prima di parlare. Se non sai, chiedi! Non c'è nulla di male.

E voi, signori della TELE 2, abbiate più considerazione dei vostri clienti. Lo so che molti non fanno nemmeno le verifiche più banali prima di chiamare, ma c'è molta gente  come me che, per lavoro o per diletto, sa quello che fa e quello che chiede. Insegnate ai centralinisti del servizio clienti ad ascoltare quello che dice il cliente. Avevo capito la fonte del problema dopo 15 minuti che ero entrato in quella casa. E, per colpa vostra, sono uscito dopo 2,5 ore e la conseguente apertura di un guasto da parte vostra.
A chi devo mettere in conto quelle 2 ore e mezza? Alla mia cliente? No, non posso essere così scorretto nei suoi confronti. Dovreste pagarmele voi le 2 ore che ho perso per causa vostra.

Un saluto particolare ad Antonio: sei un grande....

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